Sono tante le modalità di lavoro digitali che oggi si stanno diffondendo: dal semplice Remote Working (cosiddetto "telelavoro") all'Home Working (quando effettuato da casa) fino al vero e proprio Smart Working.
Cosa cambia dal telelavoro allo Smart Working?
Il fatto che lo Smart Working non è una riorganizzazione degli spazi lavorativi, ma un cambio più radicale e profondo dell'intera azienda 👉 un diverso approccio nel modo di concepire il lavoro.
Lo Smart Working è un cambio di metodo basato sul raggiungimento di obiettivi che pone al centro le persone.
Per funzionare si deve abbandonare un approccio di "controllo" sul lavoratore per abbracciare la fiducia 🤝
Se il telelavoro semplicemente cambia le modalità di svolgimento del lavoro , lo Smart Working è un vero e proprio percorso che l'azienda decide di affrontare 📌
Anche se, come direbbero le nostre care maestre delle elementari, "non puoi sommare le pere con le mele"...qualcosa in comune tra loro c'è 🍎 🍐
Tutte queste modalità digitali di lavoro condividono infatti il tema della responsabilizzazione delle persone ❗
Con l'avvento di questi nuovi modi di lavorare, infatti, la figura del dipendente e del professionista stanno convergendo sempre di più verso un unicum.
La capacità di organizzare il proprio lavoro e di gestire le proprie attività senza bisogno di essere guidati da superiori e colleghi nelle singole task è una sfida che ognuno di noi dovrà vincere nei prossimi anni 💪
Ciò che infatti frena maggiormente le aziende prima di avviare un percorso di Lavoro Smart è proprio la paura di diminuire la produttività aziendale per colpa del minor controllo sulle risorse.
In realtà i numeri provano l'esatto opposto: la diminuzione del controllo porta a concentrarsi sugli obiettivi, ad un aumento della responsabilizzazione (self-management) e ad un conseguente aumento della produttività individuale 📈
Se vuoi provare, fai questo esperimento: organizza due riunioni oggi stesso, una in ufficio e l'altra via Skype (o, meglio ancora, Slack). Prova ad arrivare in ritardo ad entrambe, sia quella fisica che quella virtuale 🏃
Mentre nel primo caso tardare di qualche minuto è la prassi e nessuno se ne accorgerà, la puntualità è la norma in una "riunione virtuale" e veder comparire la propria faccia a metà riunione...non sarà piacevole 😥
Ciò che infatti genera lo sviluppo del self-management è un senso di maggiore responsabilità, dettato dalla necessità di creare uno spazio mentale e non più uno spazio fisico per svolgere il proprio lavoro.
Lo Smart Working porterà così l'ufficio a diventare un luogo di incontro e non più di lavoro, ponendo invece al centro della quotidianità delle persone strumenti e tecnologie che favoriscano produttività, condivisione e raggiungimento degli obiettivi ⛳
Decidere di approcciare un percorso verso lo Smart Working parte quindi come un grossa sfida che necessita di metodo per realizzarsi in una enorme opportunità.
L'azienda, grazie a dipendenti più responsabilizzati, ne guadagnerà in produttività e in efficacia degli stessi i quali, in cambio della fiducia e del ritrovato bilanciamento vita-lavoro 👨👩👦👦 ,, troveranno stimoli e renderanno di più (Se vuoi approfondire i vantaggi dello Smart Working leggi qui).
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