La maggior parte delle aziende italiane durante il 2020 si è attrezzata per lavorare da remoto.
Nel futuro l'organizzazione dell'azienda si direziona a grandi passi verso il lavoro distribuito - sistema già utilizzato nel resto del Mondo:
- l'azienda mantiene una sede centrale con uffici
- i membri dei vari team sono liberi di usarli o lavorare altrove, in coworking o a casa 🌍
- raramente un team lavora da un unico posto 👉 ecco i team ibridi.
Questa modalità ibrida consente all'azienda un forte risparmio in termini di trasferte e al singolo un miglior bilanciamento tra vita e lavoro (vantaggi già conosciuti nello smartworking).
La comunicazione nei team ibridi
Il problema dei team ibridi è la comunicazione, che presenta una sfida ancora maggiore rispetto alle aziende completamente remote.
In questi team, infatti, si aggiunge il rischio che le informazioni rimangano negli uffici e spazi fisici, mentre i collaboratori che lavorano da remoto vengono lasciati al buio 🌑
Il risultato è una comunicazione squilibrata: alcuni documenti sono online, altri offline e non tutti i membri sono allineati. Chi si trova in ufficio riceve continui feedback da parte del team leader, mentre i lavoratori remoti sono considerati "di seconda fascia".
Per evitarlo è necessario avere una struttura e metodi di lavoro consolidati: serve un framework.
Scegli di essere remote-first 🤼♀️
Il più grande errore che l'organizzazione possa fare è dimostrarsi remote-friendly invece che remote-first.
Nelle aziende remote-friendly, infatti, il lavoro a distanza è - attenzione al termine - "consentito" (e la scelta della parola ci dice tutto 🤢):
- viene visto come un benefit e non come la dimostrazione di una cultura aziendale orientata agli obiettivi
- i dipendenti che praticano in ufficio e quelli da remoto vengono messi su due livelli diversi, prediligendo i primi perché "si fanno vedere" (il che, lo sappiamo, non significa comunicare...)
Nelle aziende remote-first invece tutti hanno la stessa voce a prescindere dal luogo in cui si trovano, le promozioni avvengono in modo equo sulla base di valutazioni CFR (non connesse né al tempo lavorato, né al solo raggiungimento degli obiettivi) e si ragiona solo per obiettivi.
Le aziende remote-first non hanno problemi a gestire team ibridi 👇
Chi riesce a trasformare la propria azienda in remote-first evita di trovarsi con uffici più vuoti e dipendenti più isolati, trasformati in fantasmi dal lavoro remoto 👻 Alla lunga un atteggiamento così farà allontanare i talenti invece di attrarli, facendo rimanere a lavorare solo le persone che vivono limitrofe agli uffici (poche) o che sono disponibili a spostarsi (sempre meno).
Operativamente, da dove inizio per diventare remote-first? 😕
4 passi per raggiungere risultati con un team ibrido
Ecco alcuni consigli che i leader possono seguire per aumentare le performance del proprio team ibrido:
- Mantenere una connessione con ogni lavoratore🏢
Per evitare l'isolamento di chi lavora lontano dall'ufficio, il leader dovrebbe mantenere viva la connessione tra persone: le email non bastano più! Si deve usare un chat tool (Microsoft Teams o Slack, se non riesci a scegliere leggi qui) e il leader dovrà organizzare incontri settimanali singoli con ogni membro del team (i cosiddetti 1:1 o, in alternativa, un sistema di autonomi check-in).
- Rendere la flessibilità una regola 🤸
La flessibilità in termini di spazio e tempo deve essere intrinseca nel team e tutti possono beneficiarne, sia chi lavora da remoto sia chi solitamente passa del tempo in ufficio. Attenzione 👉 evita sempre di dare regole differenziate tra chi lavora dall'ufficio e chi no. Il luogo non conta, contano solo gli obiettivi.
- Prediligere una comunicazione asincrona ⏲️
Per abbattere le barriere bisognerebbe impostare una comunicazione asincrona, cioè che superi gli ostacoli di orari di lavoro differenti tra loro. Per sviluppare una comunicazione di questo tipo è necessario assegnare obiettivi chiari al team e ai suoi singoli membri, e può essere utile un sistema di knowledge management organizzato e completo (mai sentito parlare di Notion? 🙄).
- Assegnare obiettivi chiari e condivisi 🎯
Non c'è nulla di più efficace di obiettivi chiari e condivisi per far collaborare le persone tra loro, a prescindere dal luogo in cui si trovano. Per questo è importante che ogni collaboratore abbia una visione quotidiana degli obiettivi assegnati a lui stesso e al team in ogni periodo. Oltre a ciò, il mio consiglio è quello di organizzare almeno una volta al mese un incontro fisico per tutto il team dove analizzare i risultati passati e fissare gli obiettivi del mese successivo.
Inserire un framework organizzativo come gli OKR è uno step cruciale per un'azienda che vuole lavorare in modo ibrido tra ufficio e casa. Definire e assegnare i giusti obiettivi non è semplice come si crede. Grazie agli OKR diventa invece intuitivo tenere traccia dei risultati e monitorare l'esecuzione del team. Se vuoi approfondire meglio il sistema per obiettivi sfidanti (OKR) 👉clicca QUI.
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