Quanti software utilizzate ogni giorno in azienda? 🙋♂️
Non sorprende sapere che in USA ogni dipendente usa più di 8 tool diversi ogni giorno. Nelle aziende più piccole ne co-esistono almeno 40 diversi, arrivando a più di 200 software per le aziende più grandi.
Anche in Italia 🍝 i numeri saranno presto questi 👇
I software stanno cambiando il mondo e la rivoluzione tecnologica sta interessando tutti i processi aziendali: anche la vita dei lavoratori, quindi.
Inserendo sempre nuovi strumenti nella nostra giornata lavorativa, però, c'è il rischio che alcuni di loro siano di bassa qualità 👉 con la scusa di rendere la vita più semplice, in realtà ce la stanno complicando .
E' fondamentale evitarli per evitare appunto che impattino negativamente nella qualità dell'esperienza lavorativa dei dipendenti: un aspetto spesso sottovalutato ma che diventerà sempre più importante nel futuro⚠️
L'inserimento di un nuovo software in azienda comporta un costo di adattamento, per imparare ad utilizzarlo e iniziare a percepirne i vantaggi.
Almeno un inserimento software su due che ho visto in azienda fallisce miseramente: per questo investire decine di migliaia di euro nella sua creazione è una follia ⚔️ Consiglio sempre di investire nella formazione dei dipendenti, nella personalizzazione del software e nel miglioramento dell'esperienza utente 🚨
I "bad software" sono la prima causa di esperienza lavorativa negativa dei dipendenti: l'avete già mappato come rischio? 👎
G2 ha intervistato più di 1.600 persone nel suo studio "States of software 2019" per comprendere meglio gli effetti che un software sbagliato ha sull'esperienza dei dipendenti.
Secondo il sondaggio oltre la metà dei dipendenti intervistati sono infelici sul lavoro a causa del software che stanno utilizzando. Quando i dipendenti si sentono intrappolati in un sistema, sono poco ispirati e infelici 👉 la qualità del lavoro e l'efficacia di tutta l'azienda ne risente.
Magari, iniziano anche a guardarsi attorno alla ricerca di nuove opportunità... 🕵️
Una brutta esperienza lavorativa da parte dei dipendenti è un enorme problema per l'azienda: causa elevato turnover, aumenta i costi di apprendimento, rende ogni iniziativa aziendale meno efficace e i buoni risultati risultano sempre più lontani.
Potrebbe essere un vecchio foglio Excel tramandato da generazioni e pieno di dati ripetuti il motivo per cui un tuo dipendente sta pensando di andarsene (soprattutto se un competitor lavora con un software super intuitivo): ci hai pensato? 🤥
Tutto questo oltre ai vari problemi (anche economici) dei software di bassa qualità: costi superflui per l'inutilizzo di intere sezioni, dati ripetuti in più posizioni e mancata integrazione tra piattaforme, elevate probabilità di errore.
Per risolvere questi problemi bisogna ascoltare i dipendenti e dare loro un modo per sentirsi coinvolti e allineati in azienda 💡
Strutturare un processo di identificazione dei rischi all'interno della propria strategia aziendale è un ottimo modo per affrontare i problemi con positività e pragmatismo: si definiscono gli obiettivi e poi si ragiona se un software sbagliato potrebbe essere l'ostacolo al suo raggiungimento (quindi, per definizione, un rischio...😉 ).
Per garantirsi di far emergere tutti i problemi che l'azienda sta affrontando, si può utilizzare uno strategy tool come LinkHub basato sul risk management e sul metodo OKR. Con LinkHub - per esempio - diventa facile coinvolgere i dipendenti, far emergere i problemi, assegnare priorità e sulla base di questo scegliere quali iniziative effettuare 🎯
La tecnologia è un dono e se utilizzata nel modo corretto può facilitare la vita di tutti in azienda. Far utilizzare a chi lavora dei software obsoleti o dei file Excel farà crescere in loro della frustrazione e li allontanerà dagli obiettivi aziendali.
PS: non è male rimanere aggiornati sui nuovi tool digitali e sulle strategie più innovative di quest'era. Per farlo dai un occhio al mio canale Telegram dedicato 👀 😉
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