La diversità in azienda è sicuramente una delle chiavi per l'innovazione. Quando tra le mura aziendali si confrontano persone con diversi background, studi, sesso ed età il risultato può essere "scoppiettante".
A volte, però, la collaborazione tra soggetti con diversi approcci e un differente vissuto può creare delle tensioni, fino ad arrivare allo scontro generazionale in azienda: come gestirlo? ⚡
Ci vuole una strategia 💡
In particolare, una strategia che parta dalla consapevolezza di quanto l'era in cui siamo nati (digitale o meno) sia in grado di influenzare la nostra visione del mondo e, quindi, i nostri comportamenti.
In particolare la politica, la tecnologia, le norme sociali e i riferimenti culturali di una generazione hanno tutti impatto sul modo in cui gli appartenenti a quella generazione agiscono. Le aziende non sono immuni a ciò e riflettono i comportamenti dei singoli.
Oggi si possono contare fino a 4 diverse generazioni in azienda:
- la generazione tradizionalista (nati negli anni '60) - nota per rispettare autorità e formalità
- la Generazione X, cioè quelli nati negli anni '70 e inizio '80 - hanno iniziato a mettere in discussione il ruolo dell'autorità
- i millennials (anni '80 e '90) noti per il loro talento tecnologico e l'orientamento ai risultati
- la Generazione Z, nativi digitali nati dal 1997 in poi, che rappresentano un grande punto di domanda per molti imprenditori 🤹
Come farle collaborare insieme? 🤔
Le aziende che vogliono creare armonia tra le diverse generazioni dovrebbero iniziare con una Strategia che sfrutti le somiglianze e metta in luce gli aspetti maggiormente positivi della generazione.
Definiti gli elementi che i dipendenti hanno in comune, la sfida è utilizzarli come "leva" per unire le persone facendole apparire meno "diverse" tra loro di quello che in realtà sono 👉 il focus dovrà essere sulle comunicazioni interne e sugli esercizi di team building.
Una regola: più si va avanti tra generazioni, più tutto diventa veloce. L'azienda deve stabilire quando andare veloce (come nelle comunicazioni) e quando invece bisogna rallentare (come nelle scelte strategiche)🏃
Abbiamo tutti a che fare con un ritmo incessante: l'assalto alle scadenze è una sfida per tutti...potrebbe essere il primo fattore comune da sfruttare 😉
Ci sono regole che l'azienda non può cambiare in base alla generazione verso cui si rivolge, ma devono valere per tutti: è il caso del sistema premiale - per esempio.
Anche se la Gen Z preferirebbe qualcosa di più dinamico e meno strutturato, mentre la Gen X spinge per un percorso formale di valutazione, l'azienda dovrà prendere una sola strada. In questi casi l'equilibrio è importante: si scelga un metodo che accontenti tutti. In questa situazione, per esempio, un metodo improntato sull'ascolto, la comunicazione e il feedback risulterebbe trasversale (per sapere di più sul metodo CFR 👉 leggi qui).
Tutte queste attività migliorano il coinvolgimento dei dipendenti andando oltre le differenze generazionali.
Il modo di lavorare delle persone è cambiato: le aziende si devono adattare 🤸♀️
Il modo di lavorare è cambiato per tutti, a prescindere dall'anno in cui siamo nati.
I team si espandono come numero (crescono) e come geografia (sono sparsi), si contraggono e si ampliano per soddisfare le richieste. Il posto di lavoro è meno gerarchico che mai ed è ormai stata abbattuta ogni barriera formale alla incessante ricerca dell'efficacia.
Per approcciarsi a tutti nel modo corretto la regola rimane una sola: garantire libertà in azienda. Libertà e autonomia fanno in modo che chi è più "formale" e legato alle regole, applichi quelle. Chi lo è meno, invece, si dia meno paletti 👉 l'azienda evita di schierarsi e lascia tutti liberi, concentrandosi su ciò che conta davvero:
- gli obiettivi raggiunti ⛳
- la collaborazione 👪
Garantire a tutti la libertà di scegliere come lavorare, basta che si sia tutti diretti verso gli stessi obiettivi...rimanendo collaborativi.
L'autonomia di svolgere e concludere un lavoro come meglio credono sarà apprezzata da tutti allo stesso modo? No, la Gen X farà più fatica ad abituarsi (un consiglio: per loro scrivi qualche procedura che spieghi come verranno valutati, li aiuta a stare più tranquilli 😉 ).
Oggi i manager stanno imparando a stabilire gli obiettivi in modo trasparente e fidarsi dei propri collaboratori nella ricerca della giusta soluzione. Focus sugli Obiettivi Chiave (OKR): funziona su tutte le generazioni 🎯
I feedback frequenti sono fondamentali 💫
Anche in questo caso non c'è differenza generazionale che tenga: tutti i dipendenti vogliono fare un ottimo lavoro e sentirsi appagati. E' fondamentale perciò per l'azienda strutturarsi in modo da fornire feedback costanti ai propri dipendenti.
Questa necessità di feedback costanti deriva proprio dalla velocità con cui oggi si comunica: non bastano più le revisioni annuali, la motivazione dei dipendenti si perde facilmente quando per un intero anno si scordano di noi 👎
L'azienda dovrà quindi concentrarsi su feedback regolari, positivi e costruttivi, per evitare ansia e smarrimento durante tutto il processo. Una pratica utilizzata con successo è dividere il futuro in periodi ben definiti, solitamente trimestrali: nella metodologia OKR si chiamano Sprint 🏃
La presenza di differenze tra generazioni è innegabile ma ricordatevi: ci sono esperienze molto universali che le collegano. Se l'organizzazione si focalizza su queste, aumenterà le possibilità di far raggiungere a tutti le massime prestazioni con una collaborazione sincera che superi le differenze 👦 👴
Per iniziare basta inserire un sistema di gestione basato sugli OKR che ponga al centro le Persone e che stimoli la creazione di una cultura condivisa e collaborativa. RiskHub è il primo strategy tool che punta proprio a questo: creare allineamento tra le diverse persone con gli OKR, a prescindere dalla generazione, fornendo feedback continui 😍
PS: di qualsiasi generazione tu sia, non è male rimanere aggiornati sui nuovi tool digitali e sulle strategie più innovative di quest'era. Per farlo dai un occhio al mio canale Telegram dedicato 👀
Prova RiskHub