Uno degli errori classici dei team che si approcciano agli OKR è quello di usarli come dei KPI.
Gli OKR (o, meglio, i loro Key Result - cioè la parte numerica) non sono né sostituti dei KPI né una loro concezione "evoluta": hanno, semplicemente, un'altra finalità.
KPI e KR possono quindi considerare due elementi simili ma con scopi diversi.
La somiglianza riguarda la struttura: entrambi usano gli indicatori aziendali.
Esempi di indicatori aziendali sono: "fatturato mensile", "numero di lead mensili dal sito", "numero di contratti chiusi nel trimestre" ecc.
In un Sistema OKR, un singolo indicatore potrebbe fungere sia da KPI che da OKR nello stesso momento, per team diversi. Ecco come 👇
La differenza sostanziale riguarda infatti la finalità:
- un OKR è un indicatore di obiettivo e definisce dove il team si sta concentrando in quel periodo, consentendo con il KeyResult di misurare quanto sta migliorando velocemente;
- il KPI invece è un indicatore di rischio e consente al team di monitorare tutti i fattori (a volte impostando decine di soglie di allerta) per prendere le giuste e tempestive decisioni strategiche.
Pochi OKR per focalizzarsi al massimo e tanti KPI per monitorare tutto: ecco il mix vincente 🥘
Nei vecchi sistemi di gestione MBO non esisteva questa divisione e i KPI venivano utilizzati sia come metriche di allerta che di obiettivo (per alcuni, anche come metriche di valutazione del personale 😫), finendo per creare confusione e danneggiare la motivazione del team.
Differenziando OKR e KPI, invece, ogni numero assume per tutti un ruolo ben definito e conseguenti tempistiche di monitoraggio.
Gli OKR, in sistemi di gestione come LinkHub , essendo indicatori di obiettivo devono essere misurati solo alla fine del periodo (mese o trimestre) per analizzare i risultati raggiunti.
I KPI, invece, possono essere monitorati anche quotidianamente per riuscire a intercettare i rischi appena diventano problematici, grazie ad un sistema di allerta.
I KPI possono essere misurati ogni giorno, gli OKR solo alla fine del mese o del trimestre 📌
Come sfruttare i KPI al 100% 📈
Le aziende che non riescono a creare il proprio sistema di allerta grazie ai KPI:
- non ne usano abbastanza 🧮
- non definiscono delle precise soglie di allerta ⚠
- non li usano per prendere decisioni tempestive ⌚
Per risolvere questo ultimo punto, un consiglio è quello di creare dei KPI predittivi.
Il tentativo è quello di non dover aspettare che un numero (a consuntivo) esca dalla soglia di allerta definita per poter agire di conseguenza come team, tentando di intercettare il rischio ancor prima che diventi un problema.
In altre parole, si cerca di prevedere il futuro e influenzarlo ancora prima che i problemi si verifichino.
I KPI predittivi sono quindi un potente strumento all'interno di un sistema OKR.
Un KPI predittivo è un indicatore che predice l'andamento di un altro indicatore nel futuro, con lo scopo di intercettare i problemi prima che accadano.
Un esempio può essere l'indicatore "Fatturato mensile stimato al 10 del mese" che prova a predire l'indicatore "Fatturato mensile" 👨🏫
Invece di utilizzare il secondo come KPI accontentandosi di prendere delle iniziative in caso di valore inferiore alla soglia di allerta, infatti, il team sceglie di utilizzare il primo identificando una soglia inferiore (se il fatturato è costante nei giorni, la nuova soglia sarà 1/3 di quella totale).
In questo modo, nel caso si andasse fuori soglia, il team potrà prendere iniziative prima di arrivare alla fine del mese.
Ogni indicatore, quindi, potrebbe avere un proprio KPI predittivo che tenta di predirne l'avanzamento nel tempo 🧙♂️
Provate ad utilizzarne qualcuno per rendere il vostro team su LinkHub ancora più agile e reattivo in caso di veloci cambiamenti di contesto 🚀
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