In LinkHub abbiamo sempre creduto che il lavoro da remoto rappresentasse il futuro.
Certo, nessuno di noi si aspettava che diventasse una necessità per la sopravvivenza dell'azienda!
In tutto il mondo in questo periodo si sta correndo verso lo smart-working e il lavoro da casa. La maggior parte dei lavoratori - dopo i primi giorni di euforia - si sta dimostrando innervosita e frustrata a causa di:
- problemi organizzativi nel lavoro
- isolamento sociale
- incertezza
Avendo creato due anni fa una startup tra Milano e Mosca, ho dovuto vivere sulla mia pelle le difficoltà di creare un'azienda completamente da remoto e ho imparato alcuni trucchi per farcela.
Li trovate qui sotto 👇
- La comunicazione è ossigeno 💬
Come fai a sapere se un membro del tuo team è bloccato su qualcosa? In che modo il manager conosce sempre lo stato corrente di un progetto?
Senza più poterne parlare davanti al caffè o di fronte alla sua scrivania, i momenti di allineamento nel lavoro da remoto devono essere di due tipi:
- periodici e formalizzati, a scadenza al massimo bi-settimanale (i "famosi" 1-to-1 con il manager)
- informali e continui, utilizzando chat aziendali divise per canali.
L'importante è che si continui a comunicare, anche rischiando di farlo troppo: la regola è che non è mai troppo!
In LinkHub diciamo "la comunicazione è ossigeno" e abbiamo come impostazione quella di comunicare sempre, per qualsiasi dubbio, per ogni cosa. L'importante è farlo nel modo giusto: cioè non usando le chat personali ma i canali adeguati.
Meglio un messaggio superfluo in più che uno in meno perché ogni membro del team si gestirà le notifiche a suo modo. Certo, anche domande superflue hanno un impatto sul nostro tempo, ma è troppo importante avvengano per tutelare la salute dell'organizzazione.
Come strutturare una comunicazione efficace lo trovi scritto qui 👉 "Comunicare nell'era agile".
2. Flessibilità: usala saggiamente 🤸
Non chiedere alle persone di lavorare ad orari specifici: ogni membro di un team da remoto ha orari in cui è più produttivo...lascialo scegliere. Tutto tornerà a vantaggio dell'organizzazione.
In certi periodi dello scorso anno ero solito iniziare a lavorare alle 6:00 del mattino, mi sentivo più produttivo e tranquillo. In queste ultime settimane preferisco invece dormire un pò di più: se i numeri mi danno ragione, perché non dovrei gestire in autonomia la mia giornata?
In un team remoto gli obiettivi sono molto più importanti delle ore passate a lavorare.
Un consiglio 👉 prova orari diversi e capirai da solo cosa funziona meglio per te.
3. Non sei solo, rimani connesso! 👯
La solitudine è una delle maggiori sfide per i lavoratori da remoto ed è importante riconoscere come l'isolamento possa influire negativamente sull'efficacia del lavoro, e anche sulla salute delle persone 😲
Quando ci si concentra sull'output, diventa facile dimenticarsi di aiutare i propri colleghi. Alcune azioni per prevenirlo:
- invia un messaggio appena hai bisogno di aiuto o se vuoi fare brainstorming su qualcosa di nuovo...anche non legato al lavoro 😜
- scrivi al tuo manager per parlare di quali strategie potrebbero migliorare il rendimento di squadra, o se hai letto qualcosa che hai letto e hai trovato interessante.
In altre parole, condividi condividi condividi.
4. Se c'è qualcosa che non torna, dillo 📣
I feedback sono fondamentali sia nelle organizzazioni tradizionali ma, ancora di più, nei team da remoto.
In questi ultimi si utilizzano le videoconferenze 1-a-1 a scadenza settimanale (o bi-settimanale) detti 1-to-1. Per approfondire clicca 👉 QUI
Grazie ai cosiddetti "1-to-1" si evitano blocchi nell'esecuzione, imponendo la comunicazione e il riconoscimento continuo del lavoro altrui: i collaboratori si sentiranno sempre seguiti e motivati.
5. Lascia sfogare la creatività delle persone 🤖
Quando sei in un ufficio i momenti di condivisione si creano da soli e, spesso, sono addirittura troppi! Le persone creative possono così trovare ispirazione davanti alla macchinetta del caffè, o in pausa pranzo perché la nostra mente si rilassa e lì escono le buone idee.
Il lavoro da remoto aumenta di molto la concentrazione, diminuendo le distrazioni. Quindi è importante dare al team un momento in cui tirare il fiato, rilassarsi e farsi venire buone idee...tutti insieme 😎
Un consiglio è quello di creare momenti di team building e sfide a gruppi, dal vivo o online. Non è infatti vero che un team remoto non si debba mai vedere, fatelo:
- una volta al mese o
- una volta al trimestre o
- almeno una volta a semestre organizzando la "giornata perfetta"...ne vedrete i frutti 🍎
6. Prima si lavora sulle priorità 🥅
Non importa dove o come lavori: se la tua attenzione è costantemente "minacciata", l'output non sarà di qualità. Impara a chiederti: "Qual è la cosa più importante che dovrei fare oggi?" E concentrati su quella ad inizio giornata.
Gestire un team in remoto significa saper prioritizzare e far sì che ogni membro si focalizzi su ciò che porta più risultati a tutti.
7. Crea allineamento e fiducia con gli obiettivi ⛳
Last but not least: per lavorare smart, assegna gli obiettivi.
E' fondamentale stabilirli e condividerli con tutti. Ogni volta che un collaboratore svolge un compito, deve avere chiaro perché lo sta facendo e quali sono i benefici (non personali ma di gruppo).
Far lavorare le persone lontane dall'ufficio è semplice solo se ognuno sa chiaramente cosa gli altri si aspettano da lui, e cosa lui dovrà aspettarsi dagli altri.
Assegnare obiettivi significa sia motivare le persone che dare loro dei numeri da raggiungere: in questo senso il miglior alleato sono gli OKR.
Gli OKR sono il metodo di gestione basato su obiettivi chiari e condivisi, perfetto per gestire team da remoto.
LinkHub è il primo strategy tool per gestire gli obiettivi in team di questo tipo. E' questo che lo rende il tool indispensabile per lo smartworking che ti fa lavorare per obiettivi. Provalo qui! 😍
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